venerdì 28 dicembre 2007

Decalogo del critico culturale

PRIMO COMANDAMENTO:
NON RECENSIRE GLI AMICI


…”
1) Difendi l’autonomia delle pagine culturali dalle pressioni degli editori, degli autori, degli artisti, dei collaboratori e degli amici degli amici;
2) Difendile, finché puoi, da ogni intervento dall’alto;
3) Tieni fuori le ideologie e le simpatie politiche;
4) Fa sì che riflettano la pluralità delle idee;
5) Tratta la “cultura alta” con la semplicità della “cultura bassa, e la “cultura bassa” con la stessa serietà che useresti per la “cultura alta”;
6) Anteponi la varietà dei gusti del pubblico ai tuoi gusti personali;
7) Non ridurre la cultura a cronaca culturale;
8) Spezza la routine delle proposte culturali, dei convegni, delle mostre in calendario, con temi che colgano di sorpresa;
9) Non inseguire le mode e il conformismo della società letteraria;
10) Sii umile quando scrivi di cultura, tenendo presente che non stai scrivendo per i posteri”…

Suppl. del Corriere anni Ottanta

mercoledì 21 novembre 2007

Calcogliptia” è una voce ormai da tre secoli in disuso (F. Baldinucci, 1681).
Calcogliptia” è un termine che ricorda un momento storico (‘600 e ‘700) particolarmente importante per l’incisione. Infatti il Sei e Settecento furono secoli di grande sviluppo e diffusione dell’incisione, praticata da una sempre più larga schiera di peintres-graveurs, che annoverò nomi tra i più prestigiosi della pittura del tempo. Si assistette d’altra parte all’affermarsi di una professionalità specializzata, o di un’organizzazione produttiva e commerciale, che incrementò ed espanse in tutta Europa il mercato delle stampe. Nacque il collezionismo, si pubblicarono trattati, ci si applicò alla sperimentazione tecnica e alla riflessione critica sul prodotto dell’arte incisoria.